Cosa succede nel Parco di Centocelle? Il primo marzo 2017 in un intervista la ministra Pinotti ha dichiarato che il cosiddetto Pentagono italiano “….lo stiamo già progettando: abbiamo presentato una prima richiesta all’interno del budget per le infrastrutture previsto dalla Legge di stabilità. A Centocelle abbiamo già trasferito dal centro storico le 1500 persone della Direzione generale degli armamenti e lì c’è il Coi, il comando operativo che gestisce tutte le missioni all’estero e in Italia. E lì si è pensato di costruire la struttura con i vertici di tutte le forze armate. Spazi e cubature sono disponibili, abbiamo ipotizzato strade e infrastrutture. Non c’è dubbio che stare tutti insieme consente di pensarsi come un insieme e avere quelle continue relazioni che devono esistere tra le forze armate. E ci sarà un risparmio nella gestione, oltre alla possibilità di immettere sul mercato immobili di pregio”. Nulla di nuovo sotto il sole visto che L’industria militare viene definita nel Libro Bianco «pilastro del Sistema Paese» poiché «contribuisce, attraverso le esportazioni, al riequilibrio della bilancia commerciale e alla promozione di prodotti dell’industria nazionale in settori ad alta remunerazione» (leggasi guerra!)
Questi ambiziosi programmi dovrebbero essere realizzati facendo tra l’altro ulteriore scempio di 125 ettari di parco pubblico, già occupato da rottamatori perennemente in proroga e discariche abusive, devastato periodicamente da incendi e fumi tossici. E’ prevista la costruzione di strade nel parco per garantire altri accessi all’area del comprensorio militare che verrà estesa, privando la popolazione di altra superficie di verde pubblico. Il ministero della difesa ha dichiarato che “Il piano in questione prevede altresì il coinvolgimento delle amministrazioni locali nella redazione di un accordo di programma per il contestuale recupero e sviluppo del Parco di Centocelle che, oltre a veder incrementata la sicurezza in virtù dell’accresciuta presenza della Difesa, beneficerebbe anche di interventi in campo archeologico, storico e ambientale. Contatti sono già stati avviati con le amministrazioni, riferisce la Difesa, e il primo settembre scorso si è svolto un incontro in cui il ministero ha chiesto di convocare un tavolo tecnico inter-istituzionale. In corso contatti anche con il ministero dei Beni culturali, attraverso la Soprintendenza…. Ovviamente ci viene da sostituire le parole recupero e sviluppo con appropriazione e usurpazione di quello che è un bene comune, e quello che tentano di spacciare per incremento della sicurezza è in realtà la costruzione, in un quadrante così densamente popolato, di un gigantesco bersaglio da tiro a segno, in questi tempi in cui i venti di guerra stanno riprendendo a soffiare più forte.Quel che sappiamo di certo che gli incontri interistituzionali continuano, trovarne traccia pubblica è quasi impossibile e, a riprova del fatto che gli interessi in gioco sono enormi, nessun piccolo o Grande mutamento del quadro politico istituzionale, municipale, comunale, regionale, statale sembra incidere sul progetto di militarizzazione spinta dell’area del parco di centocelle.
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